Fitoregolatori

FAQ Fitoregolatori

• Che cosa sono i fitoregolatori?

  Sono sostanze naturali o di sintesi, spesso assimilate agli ormoni vegetali, che regolano i processi di crescita e sviluppo delle piante. Vengono prodotti in piccole quantità in radici, germogli e foglie, oppure formulati in laboratorio per applicazioni mirate.

• Quali sono i principali tipi di fitoregolatori?

  • Auxine: stimolano radicazione, crescita e fruttificazione.
  • Gibberelline: favoriscono germinazione e allungamento dei fusti.
  • Citochinine: stimolano divisione cellulare e rallentano l’invecchiamento fogliare.
  • Acido abscissico (ABA): migliora la resistenza alla siccità e regola la dormienza dei semi.
  • Etilene: accelera la maturazione dei frutti e regola la senescenza.

• Quali sono i benefici pratici dei fitoregolatori in agricoltura?

  • Incremento delle rese fino al 25% in cereali come grano e riso (studi 2025).
  • Miglioramento della qualità dei frutti (più dolci, colorati e nutrienti).
  • Maggiore resistenza a siccità e stress ambientali.
  • Possibilità di modulare la maturazione per ottimizzare raccolta e conservazione.

• I fitoregolatori sono sicuri?

  Sì, se utilizzati secondo le linee guida. Le formulazioni moderne sono testate per garantire sicurezza per le colture, i consumatori e l’ambiente. L’abuso o il sovradosaggio, invece, può generare squilibri di crescita.

• Quali sono gli usi dei fitoregolatori oltre l’agricoltura?

  • In orticoltura per bonsai, orchidee e piante ornamentali.
  • Nel post-raccolta per controllare maturazione e shelf life dei frutti.
  • Nella propagazione vegetale per favorire radicazione e sviluppo omogeneo delle piantine.